Microbiota intestinale e salute mentale sono connessi in modi profondi, impensabili solo fino a pochi anni fa. Siamo abituati ad associare un buon microbiota al benessere intestinale, ma certo non sospettiamo che possa farci sentire bene modulando l’ansia e lo stress.
Eppure da diversi anni i ricercatori accumulano chiare evidenze cliniche e scientifiche, tanto che non è esagerato pensare di trovarci all’alba di una rivoluzione medico-scientifica!
E sì, perchè tutto questo apre nuovi scenari per la comprensione della genesi dei nostri stati mentali, oltre che nuove forme di terapia farmacologica. Esaltante, no?
Ma facciamo un po’ di chiarezza.
Con “microbiota intestinale” s’intende il complesso di batteri, virus, funghi e lieviti che popolano il nostro intestino. I “batteri buoni” svolgono un ruolo cruciale, tra le altre cose, nella produzione di composti indispensabili alla vita, come vitamine, acidi grassi, aminoacidi e persino neurotrasmettitori, o loro precursori.
Con “microbioma” si intende invece la totalità del patrimonio genetico posseduto dal microbiota, cioè la varietà genetica che è in grado di esprimere.
Ora sappiamo dell’esistenza di una comunicazione bidirezionale tra intestino e cervello, chiamata appunto “Asse intestino-cervello” (Brain-Gut Axis). Ciò significa che il cervello comunica direttamente con l’intestino (attraverso neurotrasmettitori e vie neurali) ed altrettanto sa fare il nostro intestino comunicando in modo diretto col cervello attraverso le vie neurali bidirezionali e producendo a sua volta neurotrasmettitori o loro precursori.
Come lo fa? Non da solo, ma attraverso una fitta rete nervosa (il sistema nervoso enterico) e il lavoro del microbiota che produce molecole organiche vitali per tutto il nostro organismo, compreso il cervello.
E così un microbiota sano, e cioè costituito da numerose e variegate popolazioni di batteri e lieviti “buoni” (i probiotici), regola il nostro benessere fisico e quello mentale.
Chi provando ansia non ha sentito tutto anche nella pancia? È successo a chiunque! Ma ora sappiamo con precisione perchè succede e come; e indagare a fondo l’asse intestino-cervello ci permetterà di saperne ancora di più su come si generano i nostri stati mentali, cosa li mantengono, come e da cosa vengono influenzati e come possiamo agire strategicamente sul microbiota per migliorare il nostro benessere psicologico.
Ad esempio, possiamo già farlo prendendoci cura della nostra alimentazione, aumentando il consumo di alimenti ricchi di fibre prebiotiche (come frutta, verdura, legumi) o di alimenti che contengono naturalmente probiotici (i fermentati come yogurt, kefir, kombucha…). Oppure integrando classi specifiche di probiotici, come alcune specie di Lattobacilli e Bifidobatteri.
Forse siamo davvero all’alba di una rivoluzione: vuoi nella comprensione più accurata del cervello e della mente, vuoi nella formulazione mirata di integratori (prebiotici, probiotici e postbiotici) per favorire la nostra salute mentale, migliorare il sonno e potenziare le risorse cognitive.
Parlerò ancora di questi argomenti, è d’obbligo continuare ad approfondire!
Ma se nel frattempo vuoi saperne di più, scrivimi a pecorara@gmail.com
IN TEMA:
• IL CIBO? …FACCIAMOCI PACE
https://www.rossanasilviapecorara.com/il-cibo-facciamoci-pace-mindful-eating/
• CERVELLO E INTESTINO: UNA STRADA A 2 CORSIE
https://www.scienzavegetariana.it/mail/news-cervello-intestino.html
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https://fondazionepatriziopaoletti.org/blog/corpo-e-salute/microbiota-e-cervello/
• ASSE INTESTINO-CERVELLO: UNA REVIEW
https://microbioma.it/neuroscienze/asse-intestino-cervello-una-review-per-capire-a-che-punto-siamo-arrivati/
QUESTO ARTICOLO È STATO IDEATO E SCRITTO DA ME SENZA L’AUSILIO DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE